Welfare e politiche del lavoro

OBIETTIVI
Per i più deboli: valorizzare corpi intermedi, formazione e sostegno al lavoro

DESCRIZIONE 
La crescente povertà sia occasione per il legislatore di valorizzare e sostenere, oltre che con adeguati sostegni, le comunità che si fanno prossimo, per intercettare bisogni nascosti e considerare realmente quelli conclamati all’interno di relazioni umane, che vanno considerate come la prima risorsa. Inoltre, si abbandoni la strada del facile assistenzialismo, ma si scommetta sulla persona con percorsi formativi e un ben più convinto sostegno alla ricerca di occupazione, adeguando gli standard delle politiche attive del lavoro ai parametri europei, nonché connettendo le medesime alla capacità anche dei soggetti privati, categoriali e no profit, di attivare ricerche adeguate di collocamenti lavorativi.

TIMING
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Per i più deboli: correggere le storture normative

Vanno sistematicamente emendate le troppe norme che rendono più deboli i già deboli (dai limiti per la concessione delle rateizzazioni delle cartelle, alla possibilità di far fallire aziende strutturalmente fragili, alla possibilità di esecuzione per debiti di piccolo taglio, ecc

Entro il 30.06.2023

Per i più deboli: rendere accessibili i beni comuni

I beni comuni (ambiente, cultura, informazione, sicurezza e salute) vanno trasformati in diritti comuni, perché siano accessibili e fruibili da tutti, specie dai soggetti più deboli. Serve una nuova disciplina che, anche innovando i profili di governance comune, consideri detti beni come propri delle comunità, dunque né solo privati, né solo di una amministrazione. In tale prospettiva, la normazione dovrà consentire, secondo il principio di sussidiarietà, nuovi spazi alle comunità territoriali, affinché le relative esigenze siano adeguatamente considerate e non sacrificate da dinamiche meramente privatistiche o neocentraliste.

Entro il 30.06.2023

Per i più deboli: riforma della riscossione

Il nuovo regime della riscossione, con l’unificazione di Agenzia delle Entrate e di Agenzia Entrate-Riscossione non deve diventare occasione di prassi vessatorie verso le famiglie e i più fragili – Va previsto perciò un maggior ruolo di indirizzo da parte del MEF

Entro il 30.06.2023

Per i più deboli: disabilità

Occorre avviare un processo di efficientamento delle leggi 180/78 e 104/92. Senza pregiudizi ideologici, facendo tesoro della esperienza positiva, delle difficoltà di questi anni e della motivazione inclusiva che le ha generate, serve un aggiornamento in positivo ascoltando famiglie, utenti e professionisti della scuola e della sanità. In particolare, occorre valorizzare e personalizzare le risposte terapeutiche ed educative tenendo presente il livello di gravità evitando risposte inadeguate e limitate adattando tempi, specializzazione degli interventi ed uscendo dal conformismo ideologico che limita le speranze di autonomia e miglioramento spesso a danno delle famiglie.

Entro il 30.06.2023

Lavoro: detassare incrementi territoriali

Reintrodurre una “cedolare secca” con una aliquota semplificata al 10% per qualunque incremento retributivo definito in azienda o nei territori per una tassazione agevolata e definitiva di tutti gli aumenti retributivi aziendali e territoriali.

Entro il 30.06.2023

Lavoro: migliore remunerazione dei lavori

Occorre introdurre un trattamento complessivo minimo secondo il livello iniziale del contratto maggiormente applicato nel settore più prossimo, nonché rafforzare l’effettività dell’equo compenso dei lavoratori autonomi, rispetto ai quali urge anche potenziare le forme di tutela, per scongiurare la strutturazione di vere e proprie “nuove aree servili” a causa della instabilità e precarietà della occupazione lavorativa, nonché della fragilità, specie per i giovani, delle professioni autonome.

Entro il 30.06.2023

Lavoro: rendere conveniente il lavoro delle madri

Va reso vantaggioso per datori di lavoro e clienti il lavoro svolto da madri di figli piccoli, per es. prevedendone una “superdeduzione” del relativo costo

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Lavoro: welfare aziendale ed enti bilaterali

Vanno alzate le soglie del welfare aziendale per innescare un meccanismo virtuoso di prestazioni alla persona e di attenzione ai tempi familiari. Peraltro, la valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali può permettere, in particolare, welfare integrativo per sanità, previdenza, assistenza attraverso grandi fondi contrattuali; altresì l’apprendimento teorico e pratico è perseguibile attraverso enti territoriali, così come il collocamento e l’assistenza contrattuale, le scuole di mestiere, la sicurezza possono diventare il proprium degli enti di governo dei mercati del lavoro locali, frammentati e fragili.

Entro il 31.12.2023

Lavoro: partecipazione dei lavoratori

Va perseguito con convinzione coinvolgimento nella vita delle imprese, inclusa la distribuzione di azioni, su base libera e negoziale, attuando finalmente l’art. 46.

Entro il 31.12.2023

Lavoro: algoritmi pro o contro la persona?

Si rende necessaria una nuova elaborazione normativa affinché l’intelligenza artificiale dia nuovo supporto alla potenzialità lavorativa, ma senza sostituire la libertà responsabile della persona se integralmente formata.

Entro il 31.12.2023

Lavoro: credito alle imprese

Vanno perseguite la difesa e la promozione della biodiversità del sistema bancario, attraverso leggi che favoriscano la crescita e il rafforzamento del credito cooperativo, delle banche popolari e di prossimità senza omologare gli istituti di credito alle regole e al modello della società per azioni, consentendo la raccolta e l’investimento locali del risparmio.

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Sanità: no a protocolli selettivi

Vanno rivisti ed eliminati i protocolli sanitari che stanno introducendo pratiche sanitarie selettive, sovente penalizzando l’età.

Entro il 31.12.2022

Welfare: allargare la no tax area

In occasione della riforma fiscale in corso, a favore del ceto più debole, nei confronti delle persone fisiche occorre innalzare la soglia della cosiddetta “no tax area”, al di sotto della quale nessuna imposizione diretta è dovuta, a prescindere dalla tipologia di reddito prodotto.

Entro il 30.06.2023

Welfare: equità nel no profit

In occasione della riforma fiscale, l’associazionismo solidale e no-profit va incentivato anche attraverso una omogeneizzazione fiscale, evitando che alcuni segmenti associazionistici abbiano un territorio più agevolato di altri.

Entro il 30.06.2023

No profit: 

  • rinunciare al regime IVA
  • agevolare operatività
  • Va definitivamente abbandonata la previsione di sottoporre al regime IVA di opere no profit e del volontariato;
  • Si preveda una tassazione semplificata per piccole contribuzioni o remunerazione a terzi di soggetti no profit

Entro il 31.12.2022