REFERENDUM SEPARAZIONE CARRIERE, ‘SUI TETTI’ LANCIA I COMITATI CIVICI. MENORELLO: “UNA GIUSTIZIA RESPONSABILE CHE APPLICHI E NON CREI LA LEGGE: E’ SVOLTA EPOCALE PER IL FUTURO DELL’ITALIA”

Roma, 29 ottobre 2025 – “Ci saranno anche comitati civici a sostenere la riforma della Giustizia” – annuncia il network di oltre 100 associazioni cattoliche ‘Ditelo sui tetti’ in una nota diffusa a valle dell’approvazione finale della modifica costituzionale sulla separazione delle carriere fra PM e giudicanti. “Nel momento in cui il voto definitivo sulla riforma costituzionale della giustizia apre la strada al referendum confermativo – proseguono le associazioni – emerge la volontà di costruire comitati civici per il SÌ che porteranno all’attenzione dell’opinione pubblica le profonde e strutturali ragioni per sostenere, al di là di singoli aspetti della nuova disciplina, una giustizia responsabile che applichi e non crei la legge.
“Troppe volte una parte della magistratura si è caratterizzata per la sua evidente matrice ideologica, pretendendo di sostituire il Parlamento specie su quei delicati temi dell’antropologia naturale che sollecitano ascolto da parte della società, memoria dei principi costituzionali e paziente composizione delle opinioni – spiega l’avv. Domenico Menorello, portavoce del network Ditelo sui tetti – I comitati civici per il SI’ sosterranno la riforma della giustizia a prescindere da ogni appartenenza partitica, perché anche la società stessa possa direttamente concorrere a ricomporre una Nazione troppe volte disgregata da minoranze che si sono configurate come un corpo separato dello Stato. La separazione delle carriere e la riforma del CSM, dunque, rappresentano la doppia occasione per scegliere una nuova civiltà giuridica, imprescindibile per ottenere il giusto processo davanti a un giudice che deve essere sempre terzo e anche sempre apparire come tale, senza dimenticare che il magistrato sarà finalmente responsabile perché giudicato da un alta corte disciplinare e non più dalle correnti assolutorie del Csm: una svolta epocale per il futuro dell’Italia”, conclude Menorello.