In silenzio davanti a Laura Santi

Il caso di Laura Santi impegna tutti ad accettare fino in fondo la provocazione esistenziale del dolore, che chiede alla ragione di lasciare aperta la porta alla speranza. Ma quando si pretende che la risposta a questo grande interrogativo sia la disperazione portata dalla mano del
servizio sanitario nazionale, si nega rispetto vero alla fragilità e si invoca un nichilismo di Stato pericolosissimo,
perché disumano. Dovremmo invece sentirci tutti ancor più personalmente responsabili di relazioni solidali e di una cultura della cura, che è la vera rivoluzione, come ha recentemente ricordato Papa Leone XIV”, così in una nota Domenico Menorello del network associativo “Ditelo sui tetti”